Asp Catania, avviati i lavori per le Cot-Centrali operative territoriali: 1 milione e 700 mila euro La durata prevista per gli interventi edili va da 70 a 120 giorni. A Catania e Giarre già partiti i cantieri.
Stanno per partire i lavori per realizzare le 10 COT (Centrali operative territoriali) individuate in provincia di Catania dalla Direzione Strategica dell’Asp etnea. Le strutture sono state finanziate per 1 milione e 700 mila euro, nell’ambito della Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Le 10 Cot saranno operative ad Acireale, Bronte, Caltagirone, Catania (3), Giarre, Gravina di Catania, Palagonia e Paternò. Gli interventi sono stati predisposti dall’UOC Tecnico, diretto da Francesco Alparone.
I primi cantieri partiti, già questa mattina, sono a Catania (Viale Fleming – RUP Angelo Contrafatto) e a Giarre (RUP Simone Furnari).
Seguiranno i cantieri delle COT di Bronte (RUP Nicolò Alberio), 15 maggio; Catania-San Giorgio (RUP Marco Paolo Elia) e Acireale (RUP Marco Tosto), 17 maggio; Caltagirone (RUP Antonio Montemagno) e Paternò (RUP Giovanni Casablanca), 22 maggio; Palagonia (RUP Mario Favara), 29 maggio.
Per la COT di Gravina di Catania (RUP Danilo Catania) si è in attesa dell’aggiudicazione definitiva dei lavori.
La durata prevista per gli interventi edili per ciascuna COT è di 120 giorni; a eccezione delle COT di Acireale e Paternò, per le quali i lavori avranno la durata rispettivamente, di 70 e 90 giorni.
La progettazione prevede per tutte le COT, secondo le linee guida ministeriali, la realizzazione di una sala operativa, una sala per il coordinatore, un locale ristoro, un archivio, spogliatoi del personale e servizi igienici.
Le Centrali operative territoriali svolgeranno una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e di raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e dialoga con la rete dell’emergenza-urgenza.
L’obiettivo delle COT è di assicurare continuità, accessibilità e integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria.
Secondo le previsioni ministeriali il servizio sarà operativo tutta la settimana e rivolgerà la sua attività a tutti gli attori del sistema sociosanitario, personale distrettuale e ospedaliero, che possono richiederne l’intervento: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici di continuità assistenziale, medici specialisti ambulatoriali interni, e altri professionisti sanitari presenti nei servizi aziendali e distrettuali nonché personale delle strutture di ricovero intermedie, residenziali e semiresidenziali e dei servizi sociali.
(Nell’immagine di copertina: veduta esterna del Presidio San Luigi di v.le Fleming – foto Google Maps)
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