Trasferimento di padre Andrea, 705 parrocchiani “tristi e delusi” scrivono all’arcivescovo di Catania Lettera "a cuore aperto" per chiedere una "parola di conforto e di incoraggiamento" per il futuro della comunità

Settecentocinque firme per guardare con speranza al futuro della Comunità parrocchiale della Chiesa Madre di Misterbianco. A tanto ammontano i sottoscrittori della lettera “a cuore aperto” che è stata inviata a fine luglio a monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania. Oggetto: la nomina del giovane sacerdote don Andrea Pellegrino ad amministratore parrocchiale della parrocchia S. Sebastiano Martire in Maniace. 

Nella lettera, promossa da Ninella Caruso e Santina Scuderi, a nome della Comunità e insieme ad altri che hanno condiviso la lettera, laici impegnati e non, si esternano “i pensieri e i sentimenti sorti in noi quando abbiamo saputo del trasferimento” di padre Andrea.

E, più di tutto, l’amarezza di aver visto «“sacrificato” il “bene” di noi, altri suoi “figli”», «per la necessità di risolvere un problema altrove». Tutto ciò, «senza aver vagliato altre soluzioni e, soprattutto, senza aver tenuto nel debito conto il parere, i suggerimenti, le richieste, le necessità di questa nostra comunità locale».

I sottoscrittori della lettera sottolineano, comunque, di non aver l’intento «di esprimere rimostranze per la decisione» presa  dall’arcivescovo ma, piuttosto, di portarlo a conoscenza della situazione della comunità locale.

La lettera definisce la presenza “filiale” di Padre Andrea come “provvidenziale” al fianco dell’anziano parroco don Giovanni Condorelli, che di recente ha subito due delicatissimi interventi chirurgici. Evidenzia la capacità del giovane sacerdote a integrarsi nella comunità con umiltà, mitezza e disponibilità, tanto da diventare “più misterbianchese dei misterbianchesi”.

I sottoscrittori della missiva si dichiarano consapevoli che monsignor Renna non potrà tornare sui suoi passi e modificare il decreto di trasferimento. «Ma almeno – concludono, rimettendosi “nelle mani dello Spirito Santo” – ci faccia dono di una Sua parola di conforto e di incoraggiamento, che ci aiuti a guardare con occhi di nuovo speranzosi il cammino che attende la nostra comunità negli anni a venire».

Il testo integrale della lettera

A Sua Eccellenza Reverendissima
Monsignor Luigi Renna
Arcivescovo di Catania

Vostra Ecc. Rev.ma,

Le scriviamo a nome della Parrocchia S. Maria delle Grazie di Misterbianco, dopo aver appreso, dal Suo decreto, la nomina del nostro caro Sac. don Andrea Pellegrino ad Amministratore parrocchiale della parrocchia S. Sebastiano Martire in Maniace.

Non Le abbiamo scritto prima volutamente, per evitare che la sorpresa e lo sgomento della notizia, per noi inaspettata ed indesiderata, “condizionasse” la lucidità e serenità dei nostri pensieri e sentimenti.

Lo facciamo perciò adesso, a distanza di oltre un mese, quando alle sconfortanti e spiacevoli emozioni iniziali del primo momento si sono sostituiti la “ragionevolezza” e la pacatezza nel dover “accettare” la Sua decisione.

Con senso di grande rispetto e filiale reverenza, vorremmo esternarLe i pensieri e i sentimenti sorti in noi quando abbiamo saputo del trasferimento del nostro Rev. don Andrea Pellegrino.

Lungi da noi l’intento di esprimere rimostranze per la decisione da Lei presa; ci preme invece portarLa a conoscenza della situazione della nostra comunità locale.

Ella sarà sicuramente consapevole delle condizioni di salute del nostro Parroco, Rev. don Giovanni Condorelli, il quale ha di recente subito due delicatissimi interventi chirurgici che lo hanno parecchio indebolito; e perciò, con maggior forza, preghiamo il Buon Dio, perché ce lo preservi in salute per tutto il tempo che Lui vorrà.

In tale situazione la presenza “filiale” di Padre Andrea è stata davvero “provvidenziale”, sollevando il nostro parroco da eccessivi carichi di “servizio” che sarebbero diventati per lui “insostenibili”, soprattutto in considerazione del fatto che la nostra è la Chiesa Madre e quindi quella in cui si concentrano e svolgono le principali celebrazioni e feste religiose di tutta la città.

Ci preme altresì metterLa a conoscenza di quanto fatto ed operato dal Rev. Padre Andrea in questi quasi sette anni di presenza tra noi.

Con la sua mitezza ed umiltà, ha portato una ventata di freschezza e “giovinezza” nella nostra comunità. | suoi modi, affabili, cortesi ma sempre discreti e mai invadenti, gli hanno consentito di “entrare” nei nostri cuori, ma anche nelle “case” di tanti Misterbianchesi (e qui, al senso figurato, si aggiunge pure quello letterale dell’espressione!).

La presenza di questo giovane sacerdote è stata accolta come una “provvidenziale benedizione” non solo dalla comunità parrocchiale, a cominciare dal nostro Parroco, ma dall’intera comunità civile. Se Lei provasse a recarsi in qualunque strada o quartiere della nostra città, non troverebbe persona alcuna che non conosca chi sia padre Andrea, il giovane prete che si è da subito fatto ben volere da tutti, al punto che è considerato “più Misterbianchese degli stessi Misterbianchesi”.

Conosce tutti per nome, entra nelle loro case, si interessa delle loro necessità, dimostrando e mostrando all’intera comunità civile il volto di una Chiesa che davvero “esce” dal chiuso della sagrestia per andare tra la gente. Il suo sorriso benevolo mette a suo agio chiunque entri nella casa del Signore e riesce a confortare, incoraggiare, sollevare l’animo di chi è in difficoltà ed ha perso la speranza.

Per non parlare del sollievo e sostegno personale che Padre Andrea ha rappresentato in questi anni per il nostro anziano Parroco, con il quale si sono create un’intesa perfetta, un rispetto reciproco, una collaborazione complementare.

Per tutte queste ragioni la Sua decisione non solo ci ha sconvolti ed amareggiati, ma ci ha parecchio sconfortati ed addolorati, perché abbiamo visto nella Eccellenza Vostra un “padre”, quale Lei è per noi, che, costretto dalla necessità di risolvere un problema altrove, ha “sacrificato” il “bene” di noi, altri suoi “figli”, senza aver vagliato altre soluzioni e, soprattutto, senza aver tenuto nel debito conto il parere, i suggerimenti, le richieste, le necessità di questa nostra comunità locale.

Perdoni la “crudezza” delle parole, che non intendono affatto recarLe offesa, ma solo renderLa consapevole dei nostri sentimenti, in uno spirito di estrema e totale sincerità, perché preferiamo la trasparente e cruda verità all’edulcorata e falsa “ipocrisia”.

Dopo aver a lungo pregato, abbiamo sentito la necessità di confidarLe, con l’umiltà e la speranza di figli, le nostre angosce.

Siamo consapevoli che niente e nessuno potranno farLa ritornare sui Suoi passi per modificare il decreto in oggetto che ci riguarda, ma almeno ci faccia dono di una Sua parola di conforto e di incoraggiamento, che ci aiuti a guardare con occhi di nuovo speranzosi il cammino che attende la nostra comunità negli anni a venire.

Ora ci rimettiamo tutti, noi e Lei, nelle mani dello Spirito Santo, perché sia Lui ad operare in noi e ad ispirarci la strada giusta da seguire: noi siamo disposti ad ascoltarlo, prontamente e senza riserve.

Le chiediamo sin d’ora perdono per la nostra schietta franchezza, ma ripetiamo che Le abbiamo scritto “a cuore aperto” e dentro di esso, per il momento, ci sono solo tanta delusione e tristezza.

Con filiale ossequio e devozione in Cristo, Le porgiamo i nostri rispettosi saluti.

Misterbianco, 31 luglio 2023

I promotori Caruso Ninella, Santa Scuderi a nome della Comunità Parrocchiale S. Maria delle Grazie di Misterbianco

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