Ponte sullo Stretto, i fautori del “No”: «Danni per la Sicilia» Seminario svolto presso la Biblioteca comunale "Concetto Marchesi"

Ponte sullo Stretto? Danni presenti e futuri per la Sicilia. È quanto sostenuto nel corso dell’incontro dal titolo “L’insostenibile ponte sullo Stretto: i danni presenti e futuri per la Sicilia”. Evento organizzato dalle associazioni Anpi Misterbianco, Comitato Noponte Capo Peloro, Forum siciliano dei movimenti per l’acqua pubblica ed i beni comuni, Invece del ponte, Zero waste Sicilia, Zws Etna, e svoltosi ieri sera nella Biblioteca comunale di Misterbianco.

Introdotto da Angelo Naso, coordinatore del circolo Zero Waste Sicilia Etna e moderato da Adriana Laudani, presidente di “Memoria e Futuro”, il seminario ha beneficiato del contributo “on line” da Reggio Calabria di Alberto Ziparo, ingegnere e docente di Pianificazione urbanistica dell’università di Firenze, che ha -tra l’altro- evidenziato «le assurdità della legge sul Ponte sullo Stretto ed il rischio che lo Stato ci rimetta per un contenzioso che non si è ancora chiuso con Eurolink».

Daniele Ialacqua, ex assessore nella giunta Accorinti (Messina) attivista del comitato NoPonte Capo Peloro ed autore del libro “C’era due volte il ponte sullo Stretto” (alla sua seconda edizione) ha sottolineato l’utilità del libro come una sorta di vademecum a disposizione dei nopontisti per confutare le numerose bufale siponte in circolazione, come il ponte green ed i 120 mila posti di lavoro che produrrebbe. Ialacqua ha quindi evidemziato che «il Ponte non è questione da delegare ai tecnici ma deve vedere impegnati tutti i cittadini, i soli veri addetti ai lavori».

Guido Signorino, ordinario di Economia applicata di UniMe, ha esposto in un articolato intervento “l’inconsistenza dell’analisi costi-benefici del ponte che non considera l’alternativa all’attraversamento stabile, ovvero il potenziamento del traghettamento, la valorizzazione turistica del territorio, il sostegno ad attività realmente produttive ed in grado di creare occupazione più del Ponte”.

Sono intervenuti anche Anthony Barbagallo, segretario regionale del Partito Democratico, e Alfio Mannino, segretario generale della CGIL Sicilia.

Barbagallo ha ricordato il voto contrario del PD in Parlamento alla legge che ha riaperto la partita del Ponte sullo Stretto, ribadendo il No del PD siciliano “ad un’opera inutile che impegna risorse pubbliche che andrebbero destinate ad altre emergenze territoriali come la progressiva desertificazione ed il dissesto idrogeologico”.

La precisazione di Barbagallo fa da contraltare alla presa di posizione del collega di partito, Antonello Cracolici, presidente della Commissione Antimafia all’Ars, che si è espresso invece in favore del ponte.

Mannino per la CGIL Sicilia ha sottolineato “l’assurdità dell’azione governativa che punta al Ponte sullo Stretto ed all’autonomia differenziata, invece che affrontare i problemi del Sud a cui il governo “dedica” un Piano per il sud senza contenuti”. Mannino ha concluso con un appello “affinché cresca l’opposizione al governo Meloni” ed un invito ad essere presenti il 2 dicembre a Messina per il corteo nazionale NoPonte.

A chiudere l’incontro l’intervento delle organizzatrici Anna Bonforte e Mariella Valbruzzi, che hanno ricordato la bellezza di un territorio unico per cui valga sempre la pena lottare, che l’iniziativa non rimarrà isolata.

Le organizzatrici ne hanno annunciata un’altra – da tenersi all’università di Catania – che riporti entrambe le posizioni, del Sì e del No espresse ai massimi livelli tecnici. Su di essa starebbe lavorando l’architetto Zaira Dato.

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Redazione

La Redazione di Misterbianco 3.0

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