Rifiuti, cinque domande a Salvo Foti, assessore comunale all’Ecologia A novembre, il consiglio comunale ha approvato il nuovo piano industriale dei rifiuti

La gestione della raccolta dei rifiuti è un impegnativo banco di prova per ogni amministrazione comunale. E i risultati non sono sempre confortanti. Le cause: costi alti, scarsa efficienza/efficacia, poca sensibilizzazione. Soprattutto in Sicilia, dove sono molte le discariche sature e la raccolta differenziata spesso non raggiunge livelli ottimali. È una sfida continua alla capacità delle amministrazioni di gestire risorse, coinvolgere la comunità e implementare soluzioni sostenibili.

A Misterbianco, i costi sono aumentati. E la TARI pure. A metà novembre, il consiglio comunale ha approvato il “Piano industriale rifiuti”, con una convenzione con il Conai (Consorzio nazionale imballaggi). Con esso si dovranno affrontare le implicazioni economiche, la base d’asta per l’appalto con una nuova società di gestione e, infine, la tariffa che dovranno pagare le utenze, la famigerata TARI. Ci saranno novità?

Sulla questione, abbiamo rivolto rivolto cinque domande a Salvo Foti, assessore all’Ecologia.

Domanda. Con l’approvazione del nuovo Piano rifiuti da parte del consiglio comunale, l’Amministrazione propone una svolta nella gestione della raccolta dei rifiuti. Quali sono le novità su cui puntate?

Risposta. Il nuovo “Piano Rifiuti” prevede diverse novità alcune di tipo organizzativo, tecnologico e gestionale nel servizio di raccolta, per un investimento da più di 50 milioni di euro nei prossimi sette anni programmato dall’Amministrazione Corsaro. Vogliamo elevare l’efficienza, quindi ad esempio nel servizio porta a porta si passerà al “mono ritiro”: ogni giorno ci sarà una sola tipologia di rifiuto da ritirare, con l’idea di aumentare il quantitativo giornaliero di quella tipologia e una minore difficoltà dell’operatore. Dobbiamo pensare ai cittadini che devono avere un servizio di alto livello, ma anche a facilitare il compito di chi lo espleta. Ci sono inoltre le grandi novità dei cassonetti mobili (“caretta caretta”), in giro per Misterbianco mattino e sera: ne abbiamo previsti cinque, principalmente al servizio delle utenze non domestiche ma che ovviamente all’occorrenza verrà incontro alle esigenze del cittadino. Fra le innovazioni tecnologiche, la più importante sanno le cinque isole ecologiche mobili, munite di lettore a codice perché chiunque la utilizzi deve essere identificato. Tutto videosorvegliato h24 con operatori che all’inizio affiancheranno i cittadini illustrandone il funzionamento. C’è poi tanto altro, avremo modo di approfondire. Nelle prossime settimane andremo in gara d’appalto.

D. L’opposizione in consiglio comunale ha criticato la mancanza di un confronto propedeutico con la cittadinanza. Che cosa rispondete?

R. Strano che l’opposizione muova questo tipo di critica. Voglio ricordare a tutti che il Piano Rifiuti è stato esaminato in Commissione per oltre quattro mesi, proprio per un’analisi quanto più attenta possibile. In aula, poi, ben 17 emendamenti delle minoranze sono stati votati favorevolmente dalla nostra maggioranza. L’Amministrazione Corsaro è un’amministrazione aperta a confronti, suggerimenti e consigli. Tuttavia non sempre i suggerimenti che riceviamo sono in linea con la normativa nazionale. Noi abbiamo fatto approfondimenti e un lavoro con pochi precedenti: Misterbianco è stata presente di fronte a istituzioni ed enti nazionali, abbiamo lavorato per intessere relazioni e confrontarci con le realtà che ottengono grandi risultati in tema di ecologia, come nel caso di Ecomondo. Questo ha generato opportunità, finanziamenti e risparmi per il Comune.

D. La Tari è aumentata, ma sono molti gli utenti che lamentano un servizio non puntuale e una città che non appare “pulita”. Che cosa non ha funzionato in questi anni?

R. Quello che è successo è sotto gli occhi di tutti. Il sindaco Corsaro è stato tra i pochi in tutta la Sicilia a dare una battaglia in tutte le sedi: la Tari è aumentata a causa degli altissimi costi di conferimento in discarica per quanto riguarda i rifiuti indifferenziati. Si è passati dai quasi 100 euro a tonnellata di ottobre 2021 quindi quando la nostra amministrazione si è insediata, ai quasi 400 euro a tonnellata attuali. Infatti, ogni giorno chiediamo anche ai cittadini di darci una mano differenziando in ogni dettaglio i propri rifiuti, proprio per pagare meno. Poi c’è un’altra questione: subito dopo il nostro insediamento, era chiaro che qualcosa non funzionasse. In paese c’erano troppi accumuli di rifiuti, i ritardi nella raccolta era costanti, il nostro Distretto commerciale era purtroppo una grande discarica. Con il sindaco abbiamo impiegato il tempo necessario per capire dove fosse il problema. Dopo una lunga fase di approfondimenti, supportati dall’ufficio competente, ci siamo resi conto che il problema principale era un grave sottodimensionamentto del vecchio Piano rifiuti. Avevano tarato il servizio su 16 milioni circa di chilogrammi di rifiuti totali annuali, mentre Misterbianco raggiunge quasi 21 milioni. La coperta era troppo corta e questo lo comunichiamo carte alla mano. Quindi, attraverso un piano di potenziamento ragionato e realistico, abbiamo aggiunto i necessari mezzi e operatori, con equilibrio. Quest’operazione piano piano ci ha portato ad un netto miglioramento del servizio. Ogni giorno pubblico le foto delle aree della città che vengono ripulite e spazzate, basta guardare le immagini per capire che rispetto al 2021 la città è più pulita, il servizio c’è ed è guidato dall’Amministrazione.

D. A Catania, l’evasione della Tari viene data intorno al 45%. Qual è la situazione a Misterbianco e quali sono le misure adottate?

R. Il dato sull’evasione è un dato molto complesso e si divide tra quelli che non la pagano e quelli che addirittura non denunciano l’immobile, quindi evasori totali. Degli ultimi sono rimasti in pochi, sotto il 10% e lo sappiamo in seguito ad una attività di accertamento straordinaria e intensissima da noi attuata. Per l’evasione di quelli che dichiarano ma non pagano, siamo intorno al 30%. Abbattere questa percentuale è un’altra sfida, spesso si tratta di utenze di immobili posti in affitto o di attività commerciali cessate. La soluzione che abbiamo trovato con i nostri uffici passa da un concetto: tempestività. Mentre Catania invia solleciti e pignoramenti dopo 5 anni anni dal mancato pagamento, a Misterbianco riusciamo adesso a notificare il sollecito dopo sei mesi dalla scadenza. In questo modo abbiamo abbassato sensibilmente la percentuale di evasione già in questo triennio.

D. A che punto è la quota di raccolta differenziata?

R. Siamo al 65 per cento. Come sappiamo è la soglia nazionale che tutti i Comuni sono obbligati a raggiungere. Per Misterbianco non è scontato, infatti lo abbiamo raggiunto per la prima volta con l’amministrazione Corsaro e in seguito ai correttivi che abbiamo apportato alla gestione dei rifiuti. Un dato difficilissimo da raggiungere per una città grande come la nostra. Consentitemi di ringraziare prima di tutto i cittadini, per l’impegno quotidiano nella differenziata. Un risultato ottenuto grazie anche al lavoro svolto con scrupoloso impegno dal personale della società che gestisce la raccolta, nonché dell’Ufficio Ecologia sempre con efficienza e disponibilità al nostro fianco.

Rosario Nastasi
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Rosario Nastasi

Nasce a Misterbianco nel secolo scorso ma sfiderebbe volentieri Capitan Uncino. Si forma al Classico ma subisce il fascino delle Scienze: Biologia a Catania; Comunicazione a Cassino (Fr). Pubblicista dal 1992, è passato dalla carta stampata, alla Tv, alla radio, al web. Rugbista da giovane ma ora si logora le rotule al calcetto. C'è vita senza contraddizioni?

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